L’OPPOSIZIONE ALLA DONAZIONE DIRETTA
SCOPI E FINI NEI CONFRONTI DEI TERZI AVENTI CAUSA
Art 563 c.c.
La reintegrazione dei diritti del
legittimario si compie dapprima attraverso l’esperimento dell'azione di
riduzione delle disposizioni testamentarie e delle donazioni che provocano
la lesione della legittima, e poi con l’esperimento dell'azione di
restituzione nei confronti dei beneficiari delle disposizioni ridotte e
dell'azione di restituzione nei confronti dei loro aventi causa
La legge n.80/2005 ha novellato
il quadro normativo di riferimento, e le novità concernono:
1)
LA
TUTELA DEGLI ACQUIRENTI DI BENI PROVENIENTI DA DONAZIONE:
Prima del 15 maggio 2005, data di
entrata in vigore della citata legge, i terzi acquirenti dei beni donati o
pervenuti per testamento al loro dante causa erano sempre a rischio di doverli
restituire al legittimario leso, e difficilmente potevano, poi, soddisfare il
loro credito di regresso.
La novità introdotta nel quadro
normativo è che l'azione di restituzione nei confronti dei terzi aventi
causa non può essere promossa qualora siano decorsi oltre venti anni dalla
donazione; Al fine di evitare che il termine ventennale pregiudichi i legittimari,
costoro possono formulare un'opposizione stragiudiziale alla donazione.
In pratica essi notificano la volontà
e la ferma determinazione di opporsi alla donazione al beneficiario della
stessa, e la rendono pubblica mediante trascrizione nei registri della conservatoria
immobiliare. In tal caso, il termine di venti anni è sospeso, ed i terzi ben si
guarderebbero dall'acquistare beni precedentemente donati.
Le disposizioni contenute nella
citata legge, hanno previsto, pertanto, un'ulteriore scadenza ventennale, entro
cui i legittimari devono esercitare le loro pretese, altrimenti non potranno
più rivendicare le loro ragioni verso i terzi acquirenti, ed in tal modo hanno
agevolato e migliorato la circolazione giuridica dei beni provenienti da
donazioni; ma al contempo hanno istituito l'opposizione alla donazione che costituisce,
sicuramente, una maggiore tutela per i legittimari lesi.
L’effetto della opposizione
è quello di sospendere il decorso del ventennio dalla donazione conservando in
tal modo l’azione di restituzione contro il terzo avente causa dal donatario ed
evitando l’effetto purgativo dei pesi e delle ipoteche.
L’OPPOSIZIONE ALLE DONAZIONI INDIRETTE E/O SIMULATE
SCOPI E FINI NEI CONFRONTI DEI FUTURI COEREDI
2)
LA
TUTELA DEL LEGITTIMARIO NON DONATARIO NEI CONFRONTI DEL DONATARIO AI FINI DELLA
FUTURA COLLAZIONE E DEL CALCOLO DELLA LEGITTIMA;
Una volta accertato che la nuova
legge sancisce che l’atto di opposizione va diretto contro l’atto di donazione,
sorge immediatamente la questione di approfondire se l’opposizione sia
proponibile anche contro le donazioni “indirette” o “dissimulate” (“dietro” un
atto non donativo) e quindi, conseguentemente, di verificare il tema della
trascrivibilità di una tale opposizione nei Registri Immobiliari.
Prima della novella del 2005,
l’azione di simulazione finalizzata all’esperimento della azione di riduzione a
tutela del legittimario leso da un atto sostanzialmente donativo ma formalmente
oneroso non era ovviamente concepibile prima della morte del donante poiché
solo a questo punto ci si poteva porre un problema di lesione della legittima
Dopo la novella del 2005,
invece, in vita del donante ben si può invece porre il problema
della declaratoria della simulazione, poiché si tratta non più di una
azione di simulazione finalizzata all’ esperimento dell’azione di riduzione ma
di una azione di
simulazione finalizzata alla trascrizione dell’atto di “opposizione”.
Pertanto durante la vita del
“donante” e prima del decorso del ventennio, il legittimato a proporre
“opposizione” in tanto potrà trascriverla in quanto preventivamente trascriva
una domanda giudiziale di accertamento della simulazione dell’atto formalmente
oneroso cosi il terzo acquirente che trascrive il proprio acquisto dopo la
trascrizione della domanda di simulazione non può beneficiare del decorso del
ventennio e quindi resta esposto ad un possibile esperimento dell’azione di
restituzione.
PER CHIARIMENTI E
CONSULENZE SCRIVERE ALLA SEGUENTE MAIL: CHIARA.CONSANI@VIRGILIO.IT
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